Giulia Carcasi

Carlo e Alice sono compagni di scuola: stessa classe, stessi professori e, a volte, lo stesso banco. Nei cinque anni che hanno passato assieme hanno condiviso una silenziosa amicizia, fatta di sguardi e sorrisi. Carlo e "naturalmente" imbranato, senza modelli da incarnare, senza maschere. Alice si sente diversa, non omologata, e uno spirito critico e, al contempo, una sognatrice. Entrambi si consumano pensando all'amore ma hanno un cuore ancora poco addestrato e - come vuole l'adolescenza - "sbagliano".

« Una novel·la juvenil romàntica de l'estil de Federico Moccia: Dos adolescents. Dues mirades. Dues maneres de viure i un sol amor. » L'Alice està a l'últim curs de l'institut, preparant-se per als últims exàmens i per a la selectivitat, mentre al seu voltant passen coses noves, excitants i desconegudes: el primer amor, la primera vegada... És difícil fer-se gran i aprendre a ser un mateix... El Carlo és d'aquells que seuen sempre a l'última fila, perquè se sent diferent de la resta, no encaixa, i voldria que l'Alice es fixés en ell. Una història fresca i original que ens ensenya totes les cares de l'amor a través de les veus dels seus dos protagonistes.

Diego lavora alla revisione di un vocabolario. Nei barattoli delle parole chiude tutto quello che riesce a definire. È pratica che gli viene naturale anche nella vita. Cataloga ogni istante: luogo data ora. In uno dei suoi continui spostamenti tra Roma e Pisa, dove insegna, il treno si ferma in galleria per un guasto, le luci si spengono. Nel buio Diego sviene. Una voce arriva lontanissima a tirarlo fuori dalla vaghezza: Antonia. Ieri diventa oggi e domani ieri, l'ordine e la memoria di Diego si allentano. È come se Antonia ci fosse sempre stata eppure non c'era. La loro e una storia d'amore che vuole la perfezione. Piu sono vicini, piu forte e il rischio che il cerchio si spezzi. Basta una menzogna. Contro ogni logica, l'inganno si rivela piu forte della verita e la verita piu forte dell'inganno.

"Carlo e Alice sono compagni di scuola: stessa classe, stessi professori e, a volte, lo stesso banco. Nei cinque anni che hanno passato assieme hanno condiviso una silenziosa amicizia, fatta di sguardi e sorrisi. Carlo e ""naturalmente"" imbranato, senza modelli da incarnare, senza maschere. Alice si sente diversa, non omologata, e uno spirito critico e, al contempo, una sognatrice. Entrambi si consumano pensando all'amore ma hanno un cuore ancora poco addestrato e - come vuole l'adolescenza - ""sbagliano"". "

Una madre e una figlia. La figlia tiene un diario e la madre lo legge. Alla storia di anaffettivita, di sentimenti negati o traditi della giovane Mia, Giulia risponde con la propria storia segnata da quell'"essere di legno" che sembra la malattia, il tormento di entrambe. È come se madre e figlia si scrutassero da lontano, o si spiassero, immobilizzate da una troppo severa autocoscienza. Bisogna tornare indietro. E Giulia lo fa. Torna a riflettere sulla giovinezza ferita dall'egoismo e dalla prepotenza di una sorella falsamente perbenista, sul culto delle apparenze della madre e sul conforto che le viene da una giovane monaca peruviana, Sofia. Torna a rivivere i primi passi da medico, fra corsie e sale operatorie, il matrimonio con un primario, la lunga attesa di una maternita sofferta e desiderata. Piu la storia di Giulia si snoda nel buio del passato, piu affiorano misteri che chiedono di essere sciolti. E il legno si ammorbidisce. Ma per madre e figlia l'incontro puo solo avvenire a costo di pagare il prezzo di una verita difficile, fuori da ogni finzione.

Alice está en el último curso en el instituto. Se está preparando para la selectividad y los últimos exámenes mientras, a su alrededor, están pasando cosas nuevas, excitantes y desconocidas : el primer amor, la primera vez… es difícil ser adulto, y aprender a ser uno mismo… Además, en su casa las cosas no van muy bien, su padre está bastante ausente por motivos de trabajo, aunque Alice sospecha que hay algo más. El mundo adulto es un caos y el suyo también, pero es de lo único que puede ocuparse. Carlo es de los que se sienta siempre en el último pupitre, pero no por estar con los más cool sino porque se siente diferente a todos los demás, siente que no encaja… es tímido, un poco desastre, se esconde tras un par de gafas que le hacen parecer distraído y empollón y siempre, siempre llega tarde…