Una visión cruda, pero luminosa y delicada, del trauma político y personal de los palestinos. El azul entre el cielo y el agua es el magistral relato de varias generaciones de mujeres unidas por la tragedia.En 1947, la familia Baraka vive en un tranquilo pueblo palestino. La hija mayor, Nazmiyeh, cuida de su madre, mientras su hermano, Mamduh, se ocupa de las abejas. Mariam, la menor, de llamativos ojos desiguales, pasa sus dias hablando con amigos imaginarios. Nadie puede sospechar el terror que se avecina cuando el ejercito israeli rodee el poblado. La familia Baraka debe emprender el largo camino hacia Gaza, en un recorrido que pondra a prueba sus limites.Sesenta años despues, Nur, la nieta de Mamduh, reside en Estados Unidos. Enamorada de un doctor que trabaja en Palestina, viaja con el a Gaza. Alli conocera a una mujer arrebatadora que le hara descubrir vinculos familiares que trascienden el tiempo y la distancia.
"Susan Abulhawa ha scritto un romanzo che racconta con pacatezza e sensibilita la storia di quattro generazioni di palestinesi costretti a lasciare la propria terra dopo la nascita dello stato di Israele e a vivere la triste condizione di ""senza patria"". E la voce di Amal, la brillante nipotina del patriarca della famiglia Abuleja, a raccontarci l'abbandono della casa ancestrale di Ein Hod, nel 1948, per il campo profughi di Jenin, e la tragedia dei suoi fratelli che si ritrovano a combattere su fronti opposti. Amal ci racconta la sua di storia, l'infanzia, gli amori, i lutti, il matrimonio, la maternita e, infine, il bisogno di condividere tutto quello che ha vissuto con sua figlia, il suo amore piu grande. La storia della Palestina, intrecciata alle vicende di una famiglia che diventa simbolo delle famiglie palestinesi, si snoda nell'arco di quasi sessant'anni, attraverso gli episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro: la tragedia dell'esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, la vita nei campi profughi, da rifugiati che vivono ""sospesi"" in attesa di una svolta. Susan Abulhawa non cerca i colpevoli tra gli israeliani, che anzi guarda con empatia, rispetto e consapevolezza, perche sa chi sono i veri artefici di quella sofferenza umana, racconta invece la storia di tante vittime capaci di andare avanti solo grazie all'amore. "
Susan Abulhawa è nata da una famiglia palestinese in fuga dopo la "Guerra dei Sei giorni" e ha vissuto i suoi primi anni in un orfanotrofio di Gerusalemme. Adolescente, si è trasferita negli Stati Uniti, dove si è laureata in Scienze biomediche e ha avuto una brillante carriera nell'ambito della medicina. Vive in Pennsylvania. Autrice di numerosi saggi sulla Palestina, per cui è stata insignita nel 2003 del premio Edna Andrade, ha fondato l'associazione "Playgrounds for Palesatine", che si occupa dei bambini dei Territori Occupati. I suoi articoli sono apparsi su numerose testate, tra le quali "The Huffington Post", il "Chicago Tribune" e "The Christian Science Monitor". Ogni mattina a Jenin è il suo primo romanzo. Bestseller internazionale, è in corso di pubblicazione in ventidue paesi.
Acusada de pertenecer a una célula terrorista, Nahr purga una condena en aislamiento solitario mientras recuerda los dramáticos eventos que la llevaron hasta ese momento extremo. Nacida en Kuwait en los años setenta e hija de refugiados palestinos, Nahr soñaba con enamorarse del hombre perfecto, tener hijos y abrir su propio salon de belleza. Sin embargo, el hombre que creia amar la abandono despues de un breve matrimonio, su familia quedo sumida en la pobreza y ella se vio arrastrada hasta Irak, donde fue forzada a prostituirse y, tras la invasion estadounidense, termino por convertirse en una refugiada como lo fueron sus padres. Cuando por fin consigue escapar a Palestina tras una breve estancia en Jordania, se enamora y forma un hogar, aunque su destino vuelve a dar un giro, arrebatandole, tal vez, la ultima oportunidad de ser feliz. Una novela asombrosa y poetica que nos presenta la mirada subversiva, salpicada de humor y ambiguedad moral, de una joven que, en su busqueda de encontrar una vida mejor, se radicaliza poco a poco. Una lectura imperdible y emocionante sobre las muchas caras del mundo arabe, donde guerras y conflictos religiosos no dejan de generar estragos.