I Malavoglia è un romanzo che nasce da una profonda (e modernissima) riflessione teorica circa le strategie e gli spazi della letteratura. Avvertendo come poco espressive le realtà borghesi metropolitane, Verga sposta l''attenzione sulla materia popolare, dove è ancora possibile descrivere personaggi e situazioni vitalmente specifiche. Per fare questo, Verga reinventa le regole del gioco narrativo, in particolare quelle concernenti il punto di vista e la lingua.
La famosa Coralità dei Malavoglia e l''eclissi della figura del narratore tradizionale nascono attraverso vari tentativi di rottura dell''impianto romanzesco classico, cosí come le sperimentazioni di linguaggio popolare «in presa diretta» o lo stile indiretto libero vengono elaborati come risultati di un disegno progressivo. In questa edizione si è cercato di mettere in luce, soprattutto nell''Introduzione e nell''Appendice, la storia e la formazione del testo attraverso i successivi progetti e abbozzi d''autore, in modo da individuare il percorso verghiano nei suoi diversi apporti, nelle sue fasi e nei suoi mutamenti di prospettiva.
L''ampio commento a piè di pagina, oltre a spiegazioni letterali, notazioni intertestuali e qualche sviluppo variantistico emblematico, sottolinea l''organizzazione delle sequenze e la funzione dei motivi, individua le voci principali del romanzo e i controcanti interni, insomma fornisce coordinate precise per avvicinare la macchina narrativa verghiana e comprenderne il senso. Altro strumento di grande utilità per la prima volta offerto a un lettore dei Malavoglia è l''Indice dei proverbi citati nel testo, col quale si può verificare quanta parte abbia la ripresa proverbiale nella mimesi popolare verghiana.