Queste pagine dicono del luogo mentale ove mi è parso che le esperienze narrate trovino casa: altrove rispetto ad ogni strada individuata da molti, e percorsa da costoro assieme, in più o meno stretta e agguerrita coesione; lontano da ogni gruppo, dotato o meno di una bandiera ideologica, o strategica, sempre così utile nellarte del XX secolo, a veicolare verso il successo, e il riscontro critico, le singole esperienze. Qui daltro si vuol dire: di quei tragitti creativi che hanno segnato la vicenda della pittura italiana del secolo scorso imprimendovi limpronta della loro qualità, ma che con quella vicenda può dirsi che ebbero infine solo tenui rapporti: non in quanto quei rapporti non furono da essi mai cercati, ma perché quegli uomini trovarono infine la loro verità nellappartatezza di un pensiero, e di un fare, macerati soltanto in solitudine. Esiste certamente, perciò, un frangente dellesistenza di Morandi vissuto accanto allesperienza metafisica, e poi accanto ai Valori Plastici di Mario Broglio; esiste un de Pisis che contiamo fra gli italiens de Paris; esiste un Pirandello prossimo per un attimo a Mafai e al tonalismo romano, come esiste un Licini tentato nella primissima sua stagione dalla sirena futurista, poi dalla vicinanza alla coinè astrattista del Milione: ma nessuno di essi ha infine trovato in quelle comunanze la propria maggiore maturità. Hanno pagato, ciascuno, quel loro isolamento: Licini con il primo serio riconoscimento venuto solo lanno della morte; Pirandello con il sostegno, a lungo e soltanto, di una piccola critica di impatto poco più che regionale; de Pisis con il dileggio di tanti; Morandi con il vituperio, venutogli in epoche diverse da fronti lontanissimi, dun mancato coraggio, e impegno, della sua pittura. E con infinite incomprensioni: dal neo-impressionismo attribuito, come irredimibile retaggio di un tempo trascorso, a de Pisis; alla isolanità (quale?) supposta per Pirandello. Infine: non ebbero chi li seguisse, se non pallidi imitatori. Nemmeno Morandi, di cui pure il suo interprete più appassionato, Arcangeli, volle scorgere la familiarità con un nuovo naturalismo: ma errando.
F.D.A.