"Il punto G (ve lo spiego un po'' col linguaggio della navigazione) si situa a circa sette, otto centimetri sulla rotta della Jolanda. A l''intérieur. Questo rassicura anche chi ha un Walter mignon, piccolo come il tappo del moscato." Nessuno come Luciana Littizzetto riesce a far ridere prendendo in giro i nostri costumi. E quello che c''e sotto. Insomma, per capirsi, quelle cose li che ognuno chiama un po'' come vuole, ma quando lei le chiama il Walter e la Jolanda la risata e irresistibile, imperiosa, incontinente. Nessuno riesce a rendere sublimi anche gli argomenti piu triviali, e a trascinare a terra, a portata di mano e di sbeffeggio, quelli piu alti. O forse semplicemente sopravvalutati. Finiscono cosi sotto una gragnola di guizzi comici la pubblicita, fatta di scoiattoli che spengono gli incendi con una puzzetta o di campioni del calcio (tanto per non fare nomi, Beckham) con un Walter che riempie l''intero cartellone: "Avete presente una baguette, un arrosto per dodici persone, un bob a due, l''uovo di Pasqua del bar, quello della lotteria pasquale?". Le banche, con i loro comodissimi codici IBAN: "È il numero piu lungo del mondo. Un numero lungo come le balle dei cani da caccia". Gli uomini, che girano per casa coi bragoni da ginnastica ascellari o peggio ancora nudi, "con una pancetta a meloncino rosa dove l''ombelico pare il buco che si fa per metterci dentro il porto". I politici: "Che fine ha fatto Prodi, con l''occhiale montatura Telefunken e il viso a forma di Tetrapak?". Comienzo pagina
Luciana Littizzetto es una soltera todoterreno. Tiene que vérselas con hombres inseguros, indecisos, de calcetín blanco e ignorantes de la jerarquía temporal que existe en el restaurante entre el pisto y el postre. Una condicion absurda que, por si no bastara por si sola, va a chocar frontalmente con un mundo de machismo persistente, con una moda hecha a la medida para el cuerpo de Naomi Campbell (y solo para el suyo) y con constantes autoflagelaciones por conseguir unos minimos progresos en la batalla de nervios contra sus propios defectos esteticos. Este libro recoge los desahogos de una mujer tragica y comicamente contemporanea. Breves, sabrosos, irresistiblemente graciosos. Si, porque ademas en estas paginas la autora echa por tierra un topico muy duro de pelar: el de que las mujeres no saben hacer reir. ¡Pues claro que saben! Sobre todo si tienen la agudeza de erigirse a si mismas en ejemplo de la absurdez humana.