Nel 1961 Nelson Algren pubblica "Chicago: City on the make" (citta che si da da fare, ma anche citta che approfitta di ogni occasione per farsi avanti, citta col pelo sullo stomaco, etc.) un lungo poema in prosa che si innesta sulla tradizione neo-epica dei poeti attivi a Chicago e nelle citta del bacino fluviale che collega i grandi laghi al Golfo del Messico, la primissima frontiera americana. Lo abbiamo scelto come punto di partenza per questa antologia in cui trovano voce gli eredi dei grandi maestri del realismo: Carl Sandburg, Edgar Lee Masters, Kenneth Fearing, Vachel Lindsay, e sopra tutti, il padre dell'epica frammentaria, Ezra Pound, che pur non essendo topograficamente collegabile a queste latitudini, resta una forza imprescindibile per quella che a tutt'oggi è la poesia americana più robusta. Le ricerche e le pratiche letterarie illustrate in questo volume sono le manifestazioni di una resistenza al sopruso linguistico, al ricatto della banalita e al vuoto di significato imposto da una societa in cui le potenzialita espressive della parola vengono quotidianamente avvilite e snaturate.
Luigi Ballerini compone un fascinante «monólogo a dos voces» en el que víctima y verdugo muestran todas las caras del honor y la conciencia, del poder y la furia, con un uso absolutamente omnívoro del lenguaje, repleto de citas cultas y populares.