Sinopsis de IL NARRATORE. CONSIDERAZIONI SULL OPERA DI NIKOLAI LESKOV
"""Il narratore"" è una breve dissertazione che parte dallo scrittore russo Leskov, ma che, come un bisturi fatato, si fa largo e arriva a comunicarci i destini ultimi della narrazione e del romanzo, e a mostrarci quanto siano distanti queste due forme apparentemente così simili. Un testo insieme semplice e difficile. In un breve viaggio di diciannove capitoli Benjamin si interroga sul declino del narrare. Potrebbe sembrare un paradosso, eppure anche se tutto sembra più narrativo, Benjamin sostiene che si narra sempre meno perché la narrazione non può più comunicare esperienza. È finito l''idillio tra uomo e verità: la verità è diventata indicibile, inenarrabile e all''improvviso acquistano un fascino ipnotico bugia, invenzione e fantasia che trasformano la narrazione in romanzo, forma misteriosa, negletta, pericolosa, creatura delle infinite possibilità e delle infinite menzogne. Ad accompagnarci nel viaggio alla scoperta di questo splendido saggio è Alessandro Baricco che riesce a sintetizzare scoperte e risultati di due secoli di romanzo in forme di abbagliante comunicatività, esattamente come sa rendere tangibile l''umanità solitaria e diversa di Walter Benjamin.
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Ficha técnica
Editorial: Giulio Einaudi Editore
ISBN: 9788806206529
Idioma: Italiano
Número de páginas: 106
Encuadernación: Tapa blanda
Fecha de lanzamiento: 30/05/2012
Año de edición: 2011
Plaza de edición: Torino
Especificaciones del producto
Escrito por Walter Benjamin
Walter Benjamin (Berlín, 1892 - Portbou, 1940) es uno de los pensadores alemanes más originales e influyentes del siglo XX. Se dedicó con el mismo rigor al análisis literario y estético y la teoría filosófica, enriqueciendo todos los campos con conceptos provenientes de la sociología, el materialismo histórico y el misticismo judío. Vinculado a la Escuela de Frankfurt, aunque excluido de la nómina debido al esoterismo —la transversalidad— de su aplicación de la crítica marxista, la existencia de Benjamin transcurrió en los márgenes. El establecimiento del Tercer Reich le obligó a exiliarse en Francia y, de ahí, intentar pasar a España. La persecución nazi creó para él, según escribe en su nota de suicidio, «una situación sin salida»… El 26 de septiembre de 1940 ingirió una dosis mortal de morfina.