Gennaio 1945, la guerra non è ancora finita: per ordine sovietico inizia la deportazione della minoranza rumeno-tedesca nei campi di lavoro forzato dell’Ucraina. Qui inizia anche la storia del diciassettenne Leopold Auberg, partito per il Lager con l’ingenua incoscienza del ragazzo ansioso di sfuggire all’angustia della vita di provincia. Cinque anni durerà poi l’esperienza terribile della fame e del freddo, della fatica estrema e della morte quotidiana. Per scrivere questo libro Herta Müller ha raccolto le testimonianze e i ricordi dei sopravvissuti e in primo luogo quelli del poeta rumeno-tedesco Oskar Pastior. Avrebbe dovuto essere un’opera scritta a quattro mani, che Herta Müller decise di proseguire da sola dopo la morte di Pastior nel 2006. È infatti attraverso gli occhi di quest’ultimo, quelli del ragazzo Leo nel libro, che la realtà del Lager si mostra al lettore. Gli occhi e la memoria parlano con lingua poetica e dura, metaforica e scarna, reale e nello stesso tempo surreale – come la condizione stessa della mente quando il corpo è piagato dal freddo e dalla fame. Fondato sulla realtà del Lager, intessuto dei suoi oggetti e della passione, quasi dell’ossessione, per il dettaglio quale essenza della memoria e della percezione, L’altalena del respiro è un potente testo narrativo, un’eccezionale opera letteraria, autentico capolavoro della grande autrice premio Nobel.
Ficha técnica
Editorial: Feltrinelli Editoriale
ISBN: 9788807723315
Idioma: Italiano
Fecha de lanzamiento: 29/05/2012
Año de edición: 2012
Plaza de edición: Milano
Especificaciones del producto
Escrito por Herta Müller
Herta Müller (Nitzkydorf, 1953), descendiente de suabos emigrados a Rumanía, es uno de los valores más sólidos de la literatura rumana en lengua alemana. Estudió Filología germánica y románica en la Universidad de Timisoara y se vio obligada a salir del país por su relevante papel en la defensa de los derechos de la minoría alemana. Vive en Berlín desde 1987. Premio Nobel de Literatura 2009, ha sido galardonada también con los premios Aspekte (1984), Ricarda Huch (1987), Roswitha von Gandersheim (1990), Franz Kafka (1999) y Würth (2006), entre otros. Desde hace más de una década, está muy vinculada al Museo del Exilio de Berlín, en cuya fundación tuvo un papel muy relevante. Siruela ha publicado en castellano buena parte de su obra.