Un racconto struggente dellinfanzia, delladolescenza e di unetà adulta ancora ricca di sorprese.
È tutto accaduto, più o meno. È lincipit di un grande romanzo e peccato sia stato già scritto da Kurt Vonnegut, perché sarebbe lattacco ideale per questa storia. Anzi, per queste storie. I due protagonisti e autori sono fratelli ma non si frequentano molto, forse nemmeno si sopportano molto. Vite diverse, caratteri diversi e forse anche qualche lontano rancore, lasciati covare sotto la cenere per troppo tempo. Adesso però gli tocca stare insieme, almeno per qualche ora: devono dare unultima occhiata alla casa di villeggiatura della loro infanzia la casa nel bosco prima di consegnare le chiavi al nuovo proprietario. Sembra solo un adempimento banale anche se un po triste e invece diventa loccasione, inattesa e sorprendente, per un viaggio nella memoria, per una riconciliazione, per un inventario buffo e struggente di oggetti, luoghi, odori, storie e soprattutto sapori. In una sequenza di dialoghi fulminanti, comici e commoventi, Gianrico e Francesco Carofiglio (rigorosamente disposti in ordine di anzianità) percorrono il crinale sottile che divide affetto e rivalità, divertimento e malinconia, nostalgia e disincanto. Un memoir a quattro mani che racconta di amicizie perdute, di amori rubati, di vecchi fumetti e di torte di ricotta. Un ricettario, non solo metaforico, dellinfanzia, delladolescenza e di unetà adulta ancora capace di riservare sorprese.