Umberto Eco, página 3 de 20

Una redazione raccogliticcia che prepara un quotidiano destinato, piu che all'informazione, al ricatto, alla macchina del fango, a bassi servizi per il suo editore. Un redattore paranoico che, aggirandosi per una Milano allucinata (o allucinato per una Milano normale), ricostruisce la storia di cinquant'anni sullo sfondo di un piano sulfureo costruito intorno al cadavere putrefatto di uno pseudo Mussolini. E nell'ombra Gladio, la P2, l'assassinio di papa Luciani, il colpo di stato di Junio Valerio Borghese, la Cia, i terroristi rossi manovrati dagli uffici affari riservati, vent'anni di stragi e di depistaggi, un insieme di fatti inspiegabili che paiono inventati sino a che una trasmissione della BBC non prova che sono veri, o almeno che sono ormai confessati dai loro autori. E poi un cadavere che entra in scena all'improvviso nella piu stretta e malfamata via di Milano. Un'esile storia d'amore tra due protagonisti perdenti per natura, un ghost writer fallito e una ragazza inquietante che per aiutare la famiglia ha abbandonato l'universita e si e specializzata nel gossip su affettuose amicizie, ma ancora piange sul secondo movimento della Settima di Beethoven. Un perfetto manuale per il cattivo giornalismo che il lettore via via non sa se inventato o semplicemente ripreso dal vivo. Una storia che si svolge nel 1992 in cui si prefigurano tanti misteri e follie del ventennio successivo, proprio mentre i due protagonisti pensano che l'incubo sia finito.

Pouco se sabe sobre as suas origens e a sua infância, salvo que revelou extrema precocidade ao doutorar-se pela Universidade de Turim com apenas vinte e dois anos de idade, em 1954, apresentando para o efeito uma tese consagrada ao pensamento filosófico de São Tomás de Aquino "O Problema Estético em S. Tomás de Aquino".Entre 1954 e 1959 desempenhou as funções de editor cultural na famosa cadeia de televisão estatal italiana RAI, leccionando também nessa altura nas universidades de Turim, Milão e Florença e no Instituto Politécnico de Milão. Com apenas trinta e nove anos de idade foi nomeado professor catedrático de Semiótica pela Universidade de Bolonha, a mais conceituada do seu país. Começou a escrever nos finais da década de 50, contribuindo para diversas publicações periódicas com uma série de artigos que seriam reunidos em volumes como "Diario Minimo" (1963, Diário Mínimo), "Il Costume di Casa" (1973), "Dalla Periferia Dell'Impero" (1977) e "Il Secondo Diario Minimo" (1992). O seu início de actividade ficou também marcado por obras como "Opera Aperta" (1962) e "Apocalittici E Integrati" (1964, Apocalípticos e Integrados). Mantendo uma carreira editorial bastante completa e activa, Eco não deixou de publicar estudos académicos sobre Estética, Semiótica e Filosofia, dos quais se podem destacar "La Definizione Dell'Arte" (1968), "Le Forme Del Contenuto" (1971), "Trattato Di Semiotica Generale" (1976), "Come Si Fa Una Tesi Di Laurea" (Como Fazer Uma Tese de Doutoramento, 1977) e "Arte E Bellezza Nell'Estetica Medievale" (1986), obra que lhe valeu vários e conceituados prémios literários. Em 1980 publicou o seu primeiro romance, "Il Nome Della Rosa" (O Nome da Rosa), obra que foi imediatamente considerada como um clássico da literatura mundial. Contando as andanças de um monge do século XIV que é chamado a uma abadia beneditina para solucionar um crime, Eco restabelecia a velha contenda entre o mundo material e o espiritual.

"Gli scritti di questo libro sono apparsi tra inizio 2000 e fine 2005, negli anni dell'11 settembre, delle guerre in Afghanistan e in Iraq, dell'instaurazione in Italia di un regime di populismo mediatico. Leggendoli ci si accorge che sin dalla fine dello scorso millennio si sono verificati drammatici passi all'indietro. È risorto il fantasma del Pericolo Giallo, e stata riaperta la polemica antidarwiniana del XIX secolo, e tornato l'antisemitismo, si e riaperto il contenzioso tra Chiesa e Stato. Sembra quasi che la Storia, affannata per i balzi fatti nei due millenni precedenti, si riavvoltoli su se stessa, marciando velocemente a passo di gambero. Questo libro propone di arrestare almeno un poco questo moto retrogrado. "

Publicado primero como parte integrante de Obra abierta, en 1962, y luego, en 1982, en Italia, como obra independiente, revisada y ampliada por el propio Eco, Las poéticas de Joyce -punto de fusión del interes del autor por la estetica medieval y las corrientes de vanguardia- sigue siendo uno de los analisis mas exhaustivos y profundos de la estructura poetica y linguistica del texto mas dificil del gran escritor irlandes.

Ésta es la historia de un emperador que quiere a toda costa conquistar nuevos territorios. Sus ministros le dicen que en la tierra no queda nada por descubrir y que habría que intentarlo en el espacio. En la busqueda galactica encuentran un pequeño planeta, Gnu, habitado por gnomos...

Obra literaria

Una redazione raccogliticcia che prepara un quotidiano destinato, piu che all'informazione, al ricatto, alla macchina del fango, a bassi servizi per il suo editore. Un redattore paranoico che, aggirandosi per una Milano allucinata (o allucinato per una Milano normale), ricostruisce la storia di cinquant'anni sullo sfondo di un piano sulfureo costruito intorno al cadavere putrefatto di uno pseudo Mussolini. E nell'ombra Gladio, la P2, l'assassinio di papa Luciani, il colpo di stato di Junio Valerio Borghese, la Cia, i terroristi rossi manovrati dagli uffici affari riservati, vent'anni di stragi e di depistaggi, un insieme di fatti inspiegabili che paiono inventati sino a che una trasmissione della BBC non prova che sono veri, o almeno che sono ormai confessati dai loro autori. E poi un cadavere che entra in scena all'improvviso nella piu stretta e malfamata via di Milano. Un'esile storia d'amore tra due protagonisti perdenti per natura, un ghost writer fallito e una ragazza inquietante che per aiutare la famiglia ha abbandonato l'universita e si e specializzata nel gossip su affettuose amicizie, ma ancora piange sul secondo movimento della Settima di Beethoven. Un perfetto manuale per il cattivo giornalismo che il lettore via via non sa se inventato o semplicemente ripreso dal vivo. Una storia che si svolge nel 1992 in cui si prefigurano tanti misteri e follie del ventennio successivo, proprio mentre i due protagonisti pensano che l'incubo sia finito.

A la veille de l'arrivée sur tous les marchés du monde des nouvelles générations de livres électroniques, deux écrivains bibliophiles s'interrogent sur l'avenir du livre. Une discussion a la fois savante et humoristique qui nous fait traverser 5000 ans d'histoire du livre, du papyrus au fichier électronique.

Il romanzo d'esordio nella narrativa di Umberto Eco. Ecco alcuni commenti: "Il libro piu intelligente - ma anche piu divertente - di questi ultimi anni" (L. Gustafsson, Der Spiegel); "Il libro e cosi ricco che permette tutti i livelli di lettura ... Eco, ancora bravo!" (Robert Maggiori, Liberation); "Brio e ironia. Eco e andato a scuola dai migliori modelli" (R. Ellmann, The New York Review of Books); "Precisamente il genere di libro che, se fossi un milionario, comanderei su misura" (Punch); "È riuscito a scrivere un libro che si legge tutto d'un fiato, accattivante, comico, inatteso..." (M. Fusco, Le Monde).

Un viaje por los espacios imaginarios de la cultura de todos los tiempos de la mano de Umberto Eco, un cicerón de categoría. Nuestra imaginación está poblada de tierras y lugares que nunca han existido, de la cabaña de los siete enanitos a las islas visitadas por Gulliver, del templo de los Thugs de Salgari al piso de Sherlock Holmes. Por lo general, sabemos que estos espacios son tan solo producto de la fantasia de un narrador o de un poeta. En cambio, y desde tiempos muy remotos, la humanidad ha fantaseado con lugares que se han considerado reales, como la Atlantida, Mu, Lemuria, las tierras de la reina de Saba, el reino del Preste Juan, las Islas Afortunadas, El Dorado, la ultima Thule, Hiperborea y el pais de las Hesperides, el lugar donde se conserva el santo Grial, la roca de los asesinos del Viejo de la Montaña, el pais de Jauja, las islas de la utopia, la isla de Salomon y la tierra austral, y el misterioso reino subterraneo de Agartha. Muchos de estos lugares han sido el origen de fascinantes leyendas y han inspirado algunas de las esplendidas representaciones visuales que aparecen en esta obra; otros han alimentado la fantasia trastornada de los cazadores de misterios, y los hay que incluso han estimulado viajes y explor

Nell'Iliade appaiono due modi di rappresentazione. Il primo si ha quando Omero descrive lo scudo di Achille: è una forma compiuta e conchiusa in cui Vulcano ha rappresentato tutto quello che egli sapeva e che noi si sa su una città, il suo contado, le sue guerre i suoi riti pacifici. L'altro modo si manifesta quando il poeta non riesce a dire quanti e chi fossero tutti i guerrieri Achei: chiede aiuto alle muse, ma deve limitarsi al cosiddetto, e enorme, catalogo delle navi, che si conclude idealmente in un eccetera. Questo secondo modo di rappresentazione è la lista o elenco. Ci sono liste che hanno fini pratici e sono finite, come la lista di tutti i libri di una biblioteca; ma ve ne sono altre che vogliono suggerire grandezze innumerabili e che si arrestano incomplete ai confini dell'indefinito. Come mostra questo libro e l'antologia che esso raccoglie, la storia della letteratura di tutti i tempi è infinitamente ricca di liste, da Esiodo a Joyce, da Ezechiele a Gadda. Sono spesso elenchi stesi per il gusto stesso dell'enumerazione, per la cantabilità dell'elenco o, ancora, per il piacere vertiginoso di riunire tra loro elementi privi di rapporto specifico, come accade nelle cosiddette enumerazioni caotiche. Però con questo libro non si va solo alla scoperta di una forma letteraria di rado analizzata, ma si mostra anche come le arti figurative siano capaci di suggerire elenchi infiniti, anche quando la rappresentazione sembra severamente limitata dalla cornice del quadro.