Melissa P. publicó su primera novela, Los cien golpes, a los 16 años, obteniendo un éxtio editorial sin precedentes. En este nuevo libro, que según palabras de la autora "nace de la rabia", dirige una carta abierta al cardenal Camillo Ruini donde denuncia el giro ultraconservador que según ella ha experimentado la Iglesia desde la llegada de Benedicto XVI. Más que una acusación, el libro es un canto al amor terrenal como verdadero motor de la vida.
Catania, Sicilia, sedici anni. Un diario, la scoperta di un mondo nuovo e diverso: il proprio corpo di adolescente, un viaggio, una ricerca. Il desiderio di afferrare quel sentimento che è l'amore, imprendibile, inafferrabile. L'illusione di trovarlo in molti letti, in molti corpi. L'ingenuità, la segretezza, il dolore, l'umiliazione. Sedici anni. Per Melissa tutto comincia con la sua prima volta: lì capisce (o si illude di capire) che gli uomini non desiderano gustare l'essenza, non sono in grado di amare prescindendo dal corpo. Per questo lo concede a chiunque lo chieda, per questo si dà speranzosa che qualcuno, guardandola negli occhi, si accorga della sua sete d'amore.