«Se potessi, mi riempirei la casa di tutti gli animali possibili. Farei ogni sforzo non solo per osservarli, ma anche per entrare in comunicazione con loro...per simpatia e perché sono sicuro che ne trarrei uno straordinario arricchimento spirituale e una compiuta visione del mondo...»
Gabbiani, giraffe, talpe, formiche, elefanti, scoiattoli, ragni, buoi, ranocchi, corvi...Nelle storie di Primo Levi gli animali non rappresentano una curiosità marginale o un divertimento accessorio, ma sono parte integrante del suo immaginario e della sua moralità, un diverso modo di parlare delle scelte che ogni uomo deve affrontare.
Primo Levi è affascinato dalle capacità con cui esseri d''ogni specie, compresi i parassiti, hanno risposto alle difficoltà dell''ambiente elaborando soluzioni ingegnose, quasi altrettante filosofie di vita. E ha dedicato loro racconti, articoli, interviste immaginarie e poesie, in cui ha messo a frutto l''acutezza delle sue osservazioni, e la curiosità di uno sguardo sorridente e pensoso, mai sentimentale o antropomorfo.
Le pagine che Ernesto Ferrero raccoglie e presenta in questo volume sono forse tra le meno note di Levi, ma ne arricchiscono l''immagine, ennesima prova della complessa grandezza dello scrittore.