Passo dopo passo, pero, anche se stanco, amareggiato, arrabbiato, Rocco Schiavone continua a guardare il mondo con gli occhi socchiusi, a indignarsi, a tenere insieme il cuore e il cervello, la memoria e il futuro.Nel nuovo giallo di Antonio Manzini, il suo vicequestore deve vedersela con una rapina, un cadavere in un laghetto, un chimico sparito e soprattutto con il Natale (che detesta). Ma sul fronte sentimentale arriva una storia appassionata. - Severino Colombo, La LetturaAd Aosta e quasi Natale. Una stagione difficile, per Rocco Schiavone, e non solo per lui. Un periodo dellanno che da sempre con le sue usanze svetta nella nota classifica affissa in Questura. Tutto sembra andare male. Ovunque nelle strade si esibiscono cori di dilettanti che cantano in ogni momento della giornata. La citta e preda di lucine a intermittenza, della puzza di fritto, dellagitazione dovuta allacquisto compulsivo. Lampeggiano vetrine e finestre, auto e antifurti. Di fronte ai negozi, pupazzi di raso e fiamme di stoffa si agitano al soffio dellaria calda dimenando braccia, teste e lingue. Non ce da aspettarsi niente di buono. E infatti. Una rapina finisce nel peggiore dei modi possibili, coprendo Rocco di ridicolo, fin sui giornali. Un cadavere senza nome viene ritrovato in un lago, incatenato a 150 chili di pesi. Un chimico di unazienda farmaceutica sparisce senza lasciare traccia. Rocco non parla piu con Marina. E nevica. Eppure qualcosa si muove. Sandra sta meglio, sta per uscire dallospedale. Piccoli spiragli, rari sorrisi, la squadra, come la chiama Rocco con un filo di sarcasmo, sembra crescere, i colleghi migliorano, i superiori comprendono. Schiavone a tratti sembra trovare le energie per affrontare gli eventi che si susseguono, le difficolta che si porta dentro, e poi quello slancio svanisce e ancora si riforma. Il vicequestore entra ed esce dalla sua oscurita, a volte il sole lo aspetta, quasi sempre il cielo e plumbeo, una promessa di neve e di gelo.
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